MILANO
ROMANA
MILANO
ALTOMEDIOEVALE
MILANO
MEDIOEVALE *
MILANO
RINASCIMENTALE

* Lo sviluppo urbanistico dei due periodi storici è simboleggiato nelle due tavole di unione
dalla somma dei due colori ivi rappresentati.

Milano, che rispose con forza e dignità alle rivendicazioni avanzate da Federico Barbarossa e appoggiate dalle città rivali, fu punita per la sua indipendenza dall’imperatore con la distruzione (1162). Ma essa ben presto risorse grazie alla tenace volontà dei suoi cittadini, divenendo il nerbo della Lega lombarda, con la quale scrisse uno dei passi più memorabili della storia italiana, vincendo il Barbarossa a Legnano(1176); con la pace di Costanza (1183) iniziò così; la sua vita legale di fronte all’lmpero. Ben presto cominciò per la città una nuova odissea di lotte intestine, indizio sintomatico di agitazione di ceti e partiti, confermata dalla presenza al governo - saltuariamente dal 1186, definitivamente dal 1214 - della figura del podestà straniero, in sostituzione dei consoli. La borghesia, infatti, aspirando al predominio, forte di un largo sviluppo di industrie e commerci, per mezzo dei quali aveva raggiunto un alto grado di prosperità, fu causa della rottura dell’accordo tra le classi al governo. Raggiunto, anche se con difficoltà, un certo rinnovato equilibrio, Milano fu in grado di sostenere ancora vittoriosamente gli attacchi dell’imperatore. Verso la metà del secolo XlII, col decadere dello slancio della borghesia e con l’intrecciarsi degli interessi del popolo con quelli di un signore, maturò a Milano la crisi dell’ordinamento comunale e si preparò il passaggio dal regime comunale sostanzialmente repubblicano a quello signorile od oligarchico. Le prime classi sociali che si affermarono accanto alla nobiltà terriera furono le classi mercantili; al di sotto di esse era il popolo dedito ai mestieri manuali e ai commerci al minuto, riuniti nelle corporazioni d’arte e mestieri, strumento essenziale della vita interna cittadina. Sul finire del Xll secolo, ancora in età comunale, si notano a Milano i primi annunci dell’arte gotica - caratterizzata in maniera originale nella versione italiana - indicante l’età nuova nel " modo di fare forma e chiudere spazio", mentre il sapere dalla cerchia ristretta degli ambienti monastici iniziò a propagarsi tra i laici, dando vita ad una ricca produzione di opere di argomenti tra i più vari. Nel 1277, terminato il breve e tormentato periodo della signoria guelfa dei Torriani che era riuscita ad imporsi, dopo accese lotte competitive, al Comune ormai in crisi, si affermò a Milano la famiglia Visconti, i cui membri governarono dapprima come " signori " e poi come " duchi " (1395), fino alla morte dell’ultimo di essi, Filippo Maria, nel 1447. Con Gian Galeazzo Visconti (1395-1402), Milano raggiunse contemporaneamente la sua massima estensione territoriale -assurta a centro della politica italiana con forte prestigio internazionale - e una precisa ristrutturazione interna. In seguito alla sua improvvisa morte essa andò incontro ad un altro periodo di decadenza; si risollevo sotto Filippo Maria, che condusse una serie di guerre di espansione e di consolidamento dei confini, per decadere di nuovo per ragioni di politica estera, prima fra tutte la decisione di Venezia di entrare nel gioco politico della penisola a scopo di predominio, e non ultime le mire egemoniche di Firenze, del papa, degli Aragonesi. Quando l’ultimo Visconti morì; nel 1447, Milano era in piena crisi economica, anche se il suo commercio stava raggiungendo dimensioni europee. Dal punto di vista artistico, nel periodo visconteo, essa si arricchi di apporti extraregionali e stranieri - Giotto vi fu chiamato intorno al 1333 - divenendo ben presto uno dei centri più importanti della cultura artistica e letteraria tardogotica europea. Dopo un breve ma caotico periodo di sommosse e di malcontenti, alcuni nobili - Bossi, Lampugnani, Trivulzio, Cotta, Moroni, ecc. - imbevuti di letture di testi classici, convinsero il popolo insoddisfatto ad instaurare di nuovo le libere istituzioni comunali. L’" Aurea Repubblica Ambrosiana " fu acclamata il 13 agosto 1447 e vi furono posti a capo " 24 Capitanei e difensori della Libertà ". Durerà fino al 1450.




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