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1971 - 2001 I

Pré Saint Didier 1004 m/slm
Paesino italiano situato in Valdigne - Alta Valle d'Aosta.
Visione da sogno dove ognuno di noi amerebbe vivere,
e non in città 'inquinate" e "disordinate",...
...dove trascorriamo la nostra realtà quotidiana.

Scarica la canzone in MP3 cantata dal coro A.N.A. della città di Darfo Boario Terme
MONTAGNE VALDOTAINES 2,7 MB




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Località turistica di 900 abitanti circa comprese le 5 frazioni di Champex , Pallesieux , Verrand , Elevaz , La Balme; posta nel cuore della Valdigne (zona situata nella parte nord-occidentale della Valle d’Aosta), per la sua altitudine e per il suo clima — mite e secco — Pré Saint Didier è da quasi due secoli meta privilegiata da villeggianti di ogni età. Dal capoluogo, come da tutte le sue frazioni, si gode di uno splendido panorama sul Monte Bianco e la sua imponente catena. Varietà e comfort di ricezione sono assicurati da sei alberghi, due residences, un agriturismo e dalla possibilità di usufruire delle molteplici soluzioni di soggiorno offerte da appartamenti in affitto. Pré Saint Didier è inoltre dotato di numerose strutture sportive, quali un imponente complesso di piscine riscaldate (coperta e scoperta, saune), campi da tennis e di bocce, un centro di trekking equestre, di canoa e di rafting; rappresenta, infine, un’eccellente base di partenza per intraprendere semplici passeggiate come organizzare escursioni impegnative. Il vecchio stabilimento termale, di cui si ha notizia fin dal lontano 1560, ha richiamato, specialmente a partire dall’800, vere e proprie folle di bagnanti e ha contribuito notevolmente allo sviluppo turistico della località. Un progetto di sistemazione e ristrutturazione delle antiche terme verrà presto realizzato. A poca distanza dal paese, la sorgente delle acque termali è affiancata da un’imponente cascata l’Orrido: una visione dantesca della forza naturale di un torrente, la Dora di Verney proveniente dal ghiacciaio del Rutor, che ribollente si getta in una profonda gola di rocce. Paesaggi più bucolici e rilassanti si incontrano invece quando ci si conduca dal capoluogo verso le innumerevoli sue frazioni. In direzione di Courmayeur, con Champex, piccolo centro di origine prettamente agricola; con il soleggiato Pallesieux, dal misterioso passato di piccolo avamposto militare e amministrativo; con Verrand, splendido esempio di centro rurale di impronta medioevale, affacciato come dal palco di un teatro sull’immacolato proscenio della catena del Monte Bianco. Verso La Thuile, con Elevaz, antichissimo alpeggio già attestato nel 512 d.C.; con La Balme, fin dall’antichità tappa dei viandanti diretti al valico del Piccolo S. Bernardo; con il Torrant, villaggio disabilitato, muto testimone di un passato agricolo. Durante la stagione invernale Pré Saint Didier mette gli amanti dello sci di fronte all’imbarazzante scelta fra i due famosi comprensori di Courmayeur e di La Thuile, raggiungibili comodamente in auto in pochi minuti. Considerati complessivamente, i due comprensori dispongono di 235 km di piste di discesa e circa 60 km di piste di fondo.

Cenni storici
A partire dall’epoca romana, la vitalità del paese è sempre stata legata da un lato alla sua posizione, tappa ideale per tutti i viaggiatori che sin dall’antichità attraversavano i valichi alpini, dall’altro alla presenza di sorgenti termali dalle spiccate virtù terapeutiche, come ancora recenti analisi di laboratorio hanno confermato. Già noto ai primi viaggiatori inglesi di fine Settecento questo paese si impose rapidamente sul nascente mercato turistico allorquando si diede avvio a un’imponente opera di ripristino della viabilità stradale, poi affiancata dalla creazione di quella ferrovia (1929). Centro di una certa solidità economica per tutto il Medioevo, Pré Saint Didier era, per la sua posizione, sede di attivi scambi non solo commerciali, ma anche culturali, con le limitrofe regioni d’Oltralpe, come testimonia il suo stesso nome: san Desiderio, infatti sia che si trattasse di un prete di Lione fuggito alle persecuzioni contro i cristiani, sia che si trattasse del vescovo di Langres o di quello di Vienne, testimonia come l’evangelizzazione del luogo sia stata opera di religiosi di origine transalpina.

Feste patronali
29 aprile -Sant’Amando - 10 agosto San Lorenzo

 

Foto: Angelo Martinelli -Testi: Loredana Chevalier