Lettera
aperta ai milanesi di nascita o di adozione
Coordinando e stampando lOpera di Marco Candiani "I PROMESSI SPOSI" in versi milanesi ho commesso "un atto di presunzione", ma ne valeva la pena, perché ho potuto esprimere un chiaro sentimento di passione per la "mia Milano". Questo mio sentimento vorrei diventasse un appello agli ormai "pochi milanesi" per ritrovare quell'identità che sembra perdersi specialmente in quei valori che, se indifesi o dimenticati, ci porteranno a commettere uno dei più gravi errori: la perdita delle nostre radici storiche e culturali. Tutti siamo alla ricerca delle "piccole virtù" e le stesse prendono il posto delle "grandi passioni" come la difesa della milanesità. La difesa della
milanesità è faticosa. Ghè pù de bei maner in di contrad e parlom pròpi pù me i nòster vecc. Ma "qualcuno"
si ribella e allora, visto che il "nostro"
Don Lisander
scrisse I PROMESSI SPOSI in lingua fiorentina, pensando
però in lombardo, e ai tempi si disse ANGELO
MARTINELLI |
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