CENTENARIO DELLA NASCITA DI DON CARLO
Cinquant'anni della Fondazione Don Gnocchi

 

Con gli alpini
in Russia


"Passa ultimo e frettoloso un
giovane ufficiale.
Riconosce il cappellano.
Ciao, gli dice sottovoce,
hai il Signore?
Sì. Dammelo da baciare.
Un balenio metallico della
piccola teca tratta di sotto la divisa; un bacio intenso e poi via animosamente.
Ricomincia il colloquio e il
cammino a due. Il cappellano parla al suo grande compagno... e quando la domanda si fa più pressante, la gioia più intensa, il dolore più fondo, la mano corre istintivamente alla piccola teca che racchiude il Cristo... Così vai e non sai bene se sia Egli che ti porta o tu che porti Lui... Quando nelle notti passate all’addiaccio,
immense e rotte dagli incubi, hai la fortuna di portare Cristo Egli ti si addormenta leggermente sul cuore".

(da "Cristo con gli alpini")      

 



1936: il 22 settembre diviene padre spirituale presso l’istituto "Gonzaga" dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
1937: esce la prima edizione di Educazione del cuore.
1939: muore la mamma.
1940: da giugno, all’inizio della guerra, è cappellano militare volontario nella for,azione "Val Tagliamento" della divisione alpina "Julia" in Albania, Grecia e Montenegro.
1941: il 6 novembre torna al "Gonzaga".
1942: il 26 maggio parte per il fronte russo con gli alpini della "Tridentina".
1943: in maggio è in Italia e, dopo l’8 settembre, viene perseguitato dai nazifascisti per la sua militanza nelle Fiamme Verdi del Clln. Viene pubblicato Cristo con gli alpini.
1944: il 17 ottobre è arrestato e condotto a San Vittore: uscirà dieci giorni dopo, per un deciso intervento del Cardinal Schuster.
1945: a gennaio ripara a Canonica d’Adda, in una Casa di don Orione, e poi a Rho, presso i Padri Oblati. Dopo la liberazione giunge a Villa amalia di Erba, dove è sfollato il "Gonzaga", ma poco dopo è nominato assisente ecclesiastico dell’università Cattolica (carica retta fino al 1948). L’8 dicembre accoglie i primi "mutilatini" e orfani nella villa di Arosio, in provincia di Como, donata dal senatore Barletti.
1946: esce il volume Restaurazione della persona umana.
1947: fonda la Casa di Cassano Magnago (Varese).
1948: i "mutilatini" sono trasferiti alla Piccola Casa della Divina Provvidenza. Il 12 ottobre nasce la "Pro Infanzia Mutilata".
1949: il 26 marzo arriva il riconoscimento giuridico dell’Opera che si chiamerà "Fondazione Pro Infanzia mutilata". Nascono i Collegi di Inverigo (Co) e Parma.
1950: sorgono i Collegi di Roma, Pessano (Brianza), Salerno, Passo dei Giovi (Genova) e Torino.
1952: l’11 febbraio i Collegi divengono "Centri medico-sociali" e l’Opera prende il nome di "Pro Juventute".
1954: il 25 marzo si inaugura il Centro nazionale di fisiologia del Foro Italico, a Roma, e l’Istituto di Pozzolatico (Firenze).
1955: l’11 settembre inizia la costruzione dell’Istituto Pilota di Milano e partono i lavori per l’ampliamento del Centro "La Rotonda" di Inverigo. Don Carlo inizia a manifestare i sintomi della sua malattia.
1956: in gennaio gli viene diagnosticato un tumore maligno allo stomaco. Viene ricoverato nella clinica milanese "Columbus", dove muore alle 18.45 del 28 febbraio. Le cornee vengono trapiantate su due "mutilatini". Il 30 febbraio, al funerale presieduto dall’Arcivescovo in Duomo, accorre una folla immensa. Durante il rito viene distribuito il testamento Pedagogia del dolore innocente, pubblicato postumo.


(dagli Atti Pubblici per
la Causa di Canonizzazione

a cura di annamaria Braccini)




La vita

1902: nasce il 25 ottobre a San Colombano al Lambro, terzogenito di Enrico Gnocchi (marmista) e Clementina Pasta (sarta), entrambi ferventi cattolici.
1904: il padre muore di silicosi.
1908-1915: la famiglia si trasferisce a Milano e poi a Montesiro. La morte per tubercolosi dei due fratelli rafforza il legame con la madre.
1915-1925: entra prima nel Seminario minore di San Pietro Martire a Seveso, poi in quello liceale di Monza e termina gli studi al Seminario teologico di corso Venezia a Milano.
1925: il 6 giugno viene ordinato sacerdote dal cardinale Tosi nel Duomo di Milano e celebra la prima messa a Montesiro.
1925-1926: è nominato coadiutore nella parrocchia di Santa Maria Assunta di Cernusco sul Naviglio.
1926: il 22 giugno è trasferito nella parrocchia milanese di San Pietro in Sala, di cui curerà l’oratorio fino al 1936. Nel 1933 diventa cappellano della Legione Universitaria Fascista di Milano. Nel 1934 la Federazione Oratori Milanesi pubblica Andate e insegnate, che raccoglie diciannove sue conferenze.


 

 

La Fondazione
Istituita cinquant’anni fa da don Carlo gnocchi per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale ai mutilatini, la fondazione ha ampliato nel tempo il proprio raggio d’azione a favore di ragazzi affetti da complesse patologie e anche di pazienti che necessitano di interventi riabilitativi neurologici, ortopedici, cardiologici e respiratori.
Dall’81 l’attività si è estesa all’assistenza degli anziani e negli ultimi anni anche ai malati oncologici in fase terminale. Riconosciuta Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, la Fondazione ha alle proprie dipendenze quasi 3000 operatori ed eroga le proprie prestazioni in regime di accreditamento con il Servizio sanitario nazionale in venti Centri, distribuiti innove regioni. Lo scorso anno ha ottenuto il riconoscimento di Organizzazione non governativa per un più diretto intervento nei Paesi in via di sviluppo: interventi sono in corso in Bosnia, Kosovo, Eritrea, Zimbabwe e Tibet.


I CENTRI IN ITALIA
Due Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, dodici Centri di riabilitazione polifunzionale, cinque Centri per anziani non autosufficienti, un Hosice per malati terminali, trentasei ambulatori territoriali di riabilitazione (2700 posti-letto complessivi).


L’ATTIVITÀ
Riabilitazione post-acuta nei filoni ortopedico, neurologico, cardiologico e respiratorio; riabilitazione per disabili lungo-assistiti; assistenza agli anziani in prevalenza non autosufficienti; assistenza di malati oncologici in fase terminale. le prestazioni riabilitative sono erogate in regime di ricovero a tempo pieno, day-hospital, extramurale, ambulatoriale e domiciliare.
Ampio spazio è riservato alla ricerca scientifica, specie nei Centri di Milano e Pozzolatico (Firenze). In particolare, l’Irccs S. Maria Nascente di Milano, dotato di un Centro di bioingegneria istituto in collaborazione con il Politecnico, è specializzato nella ricerca dei settori bio-medico e biotecnologico e nella sperimentazione clinica finalizzata alla individuazione di nuove metodiche e tecnologie per il recupero dei deficit motori e neurocognitivi e la riduzione delle condizioni di disabilità.
La formazione è svolta attraverso scuole elementari speciali, corsi di formazione professionale per disabili, Centri socio educativi e Centri di formazione professionalel. In qualità di Irccs, la Fondazione ha inoltre attivato una serie di percorsi di formazione in convenzione con Università e Regione Lombardia: corsi di laurea in Ingegneria biomedica (con il Politecnico di Milano), per Terapista della riabilitazione, Tecnico di neurofisiopatologia, Terapia occupazionale, per Infermiere ed Educatore professionale (con l’Università degli Studi), corsi post-laurea su "Tecnologie per l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone disabili" con l’Università Cattolica di Milano.